Premessa

Ripubblico nella PBE il volume del ’60 (corretto e ampliato nella seconda edizione del ’67) con qualche modifica e aggiunta di note. La composizione del volume rimane inalterata e ripresenta tutti i saggi della seconda edizione cronologicamente (furono scritti tutti fra il 1954 e il 1961[1]) e metodologicamente collegati e indispensabili alla natura, economia, funzione del libro. Infatti tutti questi saggi sono vari esempi concreti di quello studio di poetica e di quella prospettiva storico-critica che ha guidato il mio lavoro critico fin dal giovanile libro sulla poetica del decadentismo e che ho esposto in sede direttamente metodologica in Poetica, critica e storia letteraria (Laterza, Bari, 1963, 19715) a cui rimando anche per espliciti, ulteriori chiarimenti sui temi e problemi trattati nei saggi di questo volume. Cosí il saggio sulla Mirra costituisce un esempio concreto di interpretazione di un’opera di poesia tragica, veramente comprensibile e valutabile solo se prospettata nella direzione di una poetica e di una lettura tragico-teatrale: ciò che vale in parte anche per il saggio sulla tragedia foscoliana, l’Ajace, in cui poi viene affrontato (come anche piú apertamente risulta nel saggio Vita e poesia del Foscolo nel periodo fiorentino 1812-13) il problema dei rapporti fra biografia storico-personale e poesia di un poeta. Problema a sua volta connesso (come avviene nel settore dei saggi carducciani e nel saggio pariniano) con quello del rapporto non meccanico fra arco di sviluppo storico-ideologico, politico-sociale, e arco di sviluppo poetico. Infine il saggio su De Sanctis e Leopardi (arricchito di una postilla 1971) lumeggia la pertinenza della storia della critica ad un sistema storico-critico fondato sulla nozione e sull’uso della «poetica».

Cosí, mentre i saggi di questo volume vogliono essere intesi come contributi a specifici problemi critici di precise personalità storico-poetiche, essi aspirano insieme a costituire un articolato e organico insieme di proposte metodologiche.

Roma, febbraio 1972


1 Questi saggi sono stati inizialmente pubblicati in riviste o volumi miscellanei di cui do qui le indicazioni: Linea e momenti della poesia carducciana, in «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa», 1957; Tre liriche del Carducci e Carducci politico, in «Rassegna della Letteratura Italiana», 1957; Parini e l’illuminismo, in La cultura illuministica in Italia, volume unico a cura di M. Fubini, Eri, Torino, 1957; Interpretazione della «Mirra», in «Rassegna della Letteratura Italiana», 1957 (il saggio è stato poi compreso – per gentile concessione dell’editore Einaudi – nel volume Saggi alfieriani, La Nuova Italia, Firenze, 1969, con una diversa destinazione in rapporto al corpus dei miei scritti alfieriani); Lettura dell’«Ajace», in «Rassegna della Letteratura Italiana», 1961; Vita e poesia del Foscolo nel periodo fiorentino 1812-13, in «Rassegna della Letteratura Italiana», 1954 (e poi, con aggiunte, nel volume L’Otto-Novecento, a cura della Libera Cattedra di storia della civiltà fiorentina, Firenze 1957). Il saggio De Sanctis e Leopardi apparve per la prima volta come introduzione alla mia edizione commentata di Francesco De Sanctis, Giacomo Leopardi, Laterza, Bari, 1953, e venne poi sviluppato (in parte invece condensato nella forma attuale) in occasione di una conferenza tenuta al Politecnico di Zurigo nel maggio del 1956.